Montag, 25. August 2025

Allenamento online con Christina

 



Pronti a scalare la vostra curva del 'saper fare' nel tedesco

Allora buttatevi nella serie di workshop sull'uso del Metodo-Birkenbihl applicato al tedesco.

I prossimi 8 incontri monosettimanali partono dal 8 settembre 2025

Per approfondimenti vedere la rubrica Eventi&Workshop in questo blog.

Chi desidera rimanere aggiornato in tempo reale sulle nuove iniziative può iscriversi alla

                                                              NEWSLETTER







Sonntag, 3. April 2022

Links zum Deutsch lernen

 


https://deutsch.lingolia.com/de/wortschatz/laender-nationalitaeten

https://www.dwds.de/wb/Spaziergang#etymwb-1

Mittwoch, 25. August 2021

Materiali gratuiti in internet per portare il vostro tedesco più in alto

 Il sito per l'apprendimento del tedesco



è ricco di materiali gratuiti per ogni livello. 
Per chi è (o era) già un pochino più avanzato (nei dintorni del B1) segnalo la rubrica 
TOP-THEMEN
che raccoglie una serie di podcast da ascoltare e leggere:
 Trovate un argomento di attualità al giorno, letto lentamente, con :
  • la trascrizione scaricabile (MANUSKRIPT>>per scaricarvi il pdf del testo andate su downloads & links)
  • il glossario dei termine chiave (GLOSSAR)
  • un esercizio interattivo di comprensione (ÜBUNGEN) 
  • un esercizio interattivo per il lessico
  • un esercizio interattivo grammatica.
Potete utilizzare questo materiale con la Birkenbihl-Methode®:
1.Potete registrarvi l'audio sul cellulare e usarlo per l'ascolto attivo e passivo. 
2.Ricopiare a mano il testo per interiorizzare lessico e strutture
3. 'Fabbricarvi' gli esercizi cloze di sostantivi, verbi e preposizioni ( nel farlo state continuando ad interioriorizzazione lessico e sintassi)
4. imparare a leggerlo con l'intonazione dello speaker...

Consiglio di coccolarvi un brano almeno una settimana /10 giorni per interiorizzarlo bene. 
Stampatelo con ingrandimento, in modo da avere lo spazio per poter decodificare sotto al testo le parole che non sapete. 
Raccogliete i verbi nuovi su delle flash cards (magari usando quizlet, oppure con i cartoncini fatti da voi). 
Al seguente link trovate illustrate le modalità di apprendimento con QUIZLET :
https://help.quizlet.com/hc/it/articles/360030841732-Studiare-su-Quizlet

per sperimentare il tool accedete da qui : https://quizlet.com/de


è molto utile e divertente 

Ecco la infinita scelta di podcasts sui TOP-THEMEN del giorno, degli archivi di Deutsche Welle:


ATTENZIONE : sul podcast trovate SOLO l'audio! per trovare i materiali dal podcast dovete cliccare su

Episode Website, 
che poi vi porta al video sotto al quale trovate i link per pdf, esercizi e glossario

  
buona audiolettura 😉


Donnerstag, 12. August 2021

Come aiutare figli e nipoti ad imparare le lingue senza sforzo (anche a scuola)

 

Potete aiutare i vostri figli ad imparare facilmente le lingue a scuola, applicando la Birkenbihl-Methode® al manuale adottato in classe. (suggerimenti validi anche per autodidatti intraprendenti e insegnanti all'avanguardia).
Vi spiego come procedere:

1.  Decodifica. Leggete con loro i testi contenuti nelle varie unità PRIMA che siano trattate a scuola dall'insegnante (alla quale è meglio non dire che anticipate i materiali delle lezioni: ad alcuni non piace). Si gioca d’anticipo decodificando di volta in volta i testi ( fotocopiateli con ingrandimento, così avete lo spazio per scrivere in modo ordinato sotto al testo la decodifica parola per parola. Ricordate che : se buttate in un traduttore digitale come ad esempio  https://www.wordreference.com/ un’intera frase, vi 'sputa' fuori la traduzione. Questa è utile per capire il senso. Ma per apprendere a pensare nella lingua straniera dovete poi DECODIFICARE parola per parola (traduzione letterale o traduzione diretta) e scrivere sotto ogni parola straniera la sua decodifica. Non importa quanto vi viene strano. Deve’essere strano, state scoprendo la struttura sintattico-grammaticale della lingua da imparare! Quindi potete anche scrivere l’intera frase nel traduttore online, ma dovete andare a capo dopo ogni parola per avere la decodifica di ognuna. Leggete quindi il testo decodificato con vostro figlio/figlia, verificando che il senso sia chiaro. Utile e divertente è leggere un pò di volte a voce alta il testo decodificato: è il primo passo per comunicare al cervello una strutturazione di pensiero differente da quella della lingua madre.

2.  Ascolto attivo. Nei Manuali tradizionali è raro avere a disposizione audio lenti dei brani (che a volte non ci sono nemmeno per ogni testo: alcuni sono trattati solo come testi di lettura silenziosa. Il che è un’occasione di apprendimento perduta!). Potete però vedere di usare gli audio a velocità standard presenti in quasi tutti i manuali ormai, rallentandoli tramite un repeat player (app scaricabili gratuitamente su ogni telefonino : https://play.google.com/store/apps/details?id=kr.co.darby&hl=de&gl=US ) Tuttavia se potete, chiedete ad un madrelingua di farvi una lettura scandita, registrata anche su whatsapp. Potete far ascoltare un cadenzato / lento mio, per far capire come dovrebbe essere letto. Avere un audio registrato di una lettura rallentata è diverso dal rallentare un audio standard. Ai livelli A1-A2 serve molto ascoltare una lettura fatta al rallenty, mentre man mano che si avanza, possono bastare gli standard rallentati. Controllate comunque se esiste un CD a parte con gli audio di tutto il manuale per l’insegnante oppure se è inclusa una versione digitale. Certamente ci saranno degli audio a velocità standard, a volte anche rallentabili. L’audio lento va ascoltato mentre si legge e deve essere adeguato alla velocità neuronale della persona che ascolta. Abbiamo tutti velocità neuronali differenti, sicché va sempre chiesto alla persona che deve fare ascolto attivo, se quella velocità per lei va bene. E se serve, se ne farà uno lentissimo, anche se a chi lo deve fare sembra esagerato. Decide chi deve lavorarci quanto gli serve lento!
Mentre si ascolta si legge varie volte

a) il rigo decodificato (per ‘incollare’ la parola straniera ascoltata con il suo significato decodificato)

b)il rigo della lingua straniera.

I due modi di lettura in fase di ascolto attivo si alternano fino a quando si riesce ad ascoltare, capendo tutto senza più necessità di leggere.  

3.  Ascolto passivo. Usate gli audio standard (a velocità normale) per l’ascolto passivo, mentre i ragazzi fanno altri compiti o attività varie, mentre mangiate, li accompagnate a scuola ecc Ascolto passivo si fa ad un volume che non arreca fastidio, e non si deve stare attenti a quel che si sente, in quanto si lavora con l’udito inconscio. Serve per sintonizzare pian piano l’orecchio sulle sonorità e sulla prosodia della lingua a velocità naturale.Va fatto anche 20/40 o più minuti di seguito in modalità di ripetizione automatica (obbligatoria, se no non è ascolto passivo).

Queste tre attività già bastano a far tornare i ragazzi in classe preparati per la lezione. Vedrete che riusciranno a fare senza sforzo gli esercizi del manuale proposti dagli insegnanti.

Se sono già più grandi e han voglia di diventare ancora più bravi potete anche aiutarli a preparare gli esercizi cloze 1,2,3 e kontra con i testi del libro. Per questo naturalmente sarà richiesto tempo extra e potrebbe essere impegnativo per loro. Se non lo vogliono fare non li forzerei, perché i compiti son sempre tanti. Ma può essere utile conoscere la tecnica, magari per quando devono imparare i contenuti di alcuni testi in lingua. In quel caso, le fasi della decodifica, dell’ascolto attivo e passivo potranno essere seguiti dagli esercizi del punto 4.

4. Esercizi cloze e kontra fatti in casa.
Preparate gli esercizi cloze:

-cloze 1 : si riscrive il brano senza sostantivi, lasciando lo spazio della lunghezza della parola tolta

-cloze 2: idem togliendo i verbi

-cloze 3 : idem togliendo preposizioni (eventualmente anche qualche aggettivo, possessivo, articolo)

-cloze kontra: prendete la decodifica fate coprire con un foglio bianco il rigo sopra la decodifica, provando a far ricordare l’intera frase in lingua. A ogni frase si scende col foglio scoprendo il rigo per verificare se si è ripetuto correttamente.

Anche i cloze 1,2 e 3 vanno corretti frase per frase (il cervello richiede feedback immediati per apprendere in maniera efficace).

Ricordatevi: i cloze vengono naturali, senza sforzo, una volta che si sono fatti sufficienti ascolti attivi & passivi. Se non vengono, si deve proseguire con ascolto attivo e passivo. Gli esercizi cloze si possono fare scritti (per imparare l'ortografia) e anche orali (si legge cioè l'intero testo pieno di 'buchi' come se le parole mancanti ci fossero: serve per migliorare i tempi di recupero dei vocaboli mancanti dalla memoria e costruire la fluency).

I TEMPI DI INTERIORIZZAZIONE SONO SOGGETTIVI!

   Se ci sono dubbi scrivetemi.   

   Buon tedesco ;)

Sonntag, 4. Juli 2021

Sono Birkenbihl-Sprachlehrerin® (insegnante-di-lingua-Birkenbihl) certificata !

Festeggiando i miei fantastici 57 anni, questo 3 luglio ho ottenuto la certificazione di "Birkenbihl-Sprachlehrerin"® (Insegnante di lingua Birkenbihl).


Sono la prima in Italia ad ottenere questa certificazione,
rilasciata in Svizzera dalla massima esperta sul campo dell'apprendimento delle lingue con la Birkebihl-Methode®, Karin Holenstein, formata e certificata dalla stessa ideatrice del metodo, con la quale ha collaborato per dieci anni fino alla sua morte. E sono fiera e felice che questa mia esperienza formativa incredibile, iniziata nel 2018, sia stata fin da subito costellata di scambi di idee fruttuosi con Karin, fino a creare il terreno per una "gemeinsame Lebensaufgabe" ovvero un comune compito/missione di vita (e solo per oggi no decodifico ma traduco!) e cioè divulgare le modalità di apprendimento neuro-gentile (brain-friendly) delle lingue di Vera F. Birkenbihl. Adesso le danze si aprono sul serio! Grazie Karin

❤

A seguire la registrazione del conferimento del titolo e della conversazione specialistica con Karin Holenstein     


Freitag, 19. Februar 2021

Willst du einen Schneemann bauen? (FROZEN) Deco con commento e audio

 

Eccovi la decodifica commentata (scaricabile al link sotto) della versione tedesca di

"Do you want to built a snowman?" di FROZEN.

Testo carinissimo pieno di frasi utili anche per la vita quotidiana.

Puoi vedere il commento della decodifica del testo (I parte) sul mio canale you tube, scaricarti il testo decodificato e le audio letture lenta e normale.

Per il Video su you tube clicca QUI

E scarica qui sia la decodifica che gli audio lento e normale per allenarti con la pronuncia e l'intonazione prosodica : decodifica & audio di allenamento

VIEL SPAß beim LESEN, HÖREN UND ÜBEN 😀


Segui anche il podcast: https://www.spreaker.com/show/il-tedesco-decodificato_1 Entra nel gruppo fb : https://www.facebook.com/groups/3014761538610194

Samstag, 30. Januar 2021

 
In  Berlin  ist es sehr    kalt     
In Berlino è es molto freddo

und es schneit.
ed   es nevica.

Meine Tochter, 
Mia     Figlia, 

die           dort lebt, 
la(quale) lì      vive,


hat mir diese schönen Bilder geschickt.
ha   a-me queste belle  Foto   inviato.


Da bekommt man Lust,     
Lì   riceve      si     Voglia,

einen Schneemann zu bauen.
un     Neveuomo   di   costruire.

Und das   Lied      aus "Die Eiskönigin" (Frozen)
E     das  Canzone da   "La Ghiaccioregina

auf Deutsch zu lesen,     zu hören 
su  Tedesco di  leggere, di sentire

und mitzusingen.
e    con
dicantare.

Hier der  Link   zur        Szene  
Qui  il    Link verso-alla Scena

Willst du einen Schneemann bauen?  
Vuoi   tu  un     Neveuomo costruire? 

mit den deutschen Untertiteln dazu 
con agli tedeschi  Sottotitoli  li-a

Ihr könnt  den deutschen Text   abschreiben 
Voi potete il   tedesco     Testo copiare   

und dann dekodieren 
e     poi    decodificare

Ich  werde  ihn auch dekodieren.
Io   divento lo  anche decodificare   
I       will     it    too      decode

dann könnt  ihr  eure    Dekodierung 
poi   potete voi vostra Decodifica 

mit meiner     vergleichen
con  alla-mia confrontare

l


Mittwoch, 15. Juli 2020

Come allenarsi ad articolare bene la pronuncia

Pronunciare bene, significa articolare correttamente gruppi consonantici e vocalici non sempre facili, specie in un'altra lingua. Per articolare bene si devono far lavorare i muscoli della bocca. Immaginetevi in una palestra, dove vi dicono di fare tre serie di vari esercizi, alcuni più facili, altri meno, certi proprio impossibili al punto da cui partite. Voi cosa fate?

Vi mettete a fare :
esercizio - rallentato  - progressivo - continuato !

Per i muscoli della bocca predisposti all'articolazione vale lo stesso. 

Fondamentale è tenere a mente che, se volte arrivare ad articolare correttamente in maniera sciolta e automatica - senza più aver bisogno delle correzioni del vostro personal trainer - dovete leggere o ripetere il vostro modello dell'audio  RALLENTANDO e ARTICOLANDO ESAGERATAMENTE!
Per  aiutarvi a mantenere questa impostazione immaginate che volete leggere il vostro testo ad una persona molto molto anziana : una centenaria mezza sorda che non ricorda più molto della lingua che state imparando voi, pur avendola un tempo parlata bene. Vedetevi davanti questa tenera vecchietta alla quale volte far ascoltare il brano che state  preparando.

Che fate? 

Non è una domanda retorica! Pensateci un attimo prima di continuare a leggere e date una risposta!

CHE FATE?

Ok, se non avete pensato da soli la risposta, peggio per voi...

Vi dovrebbe venir spontaneo, come a me, di aprire esageratamente la bocca, articolando ogni singola parola al rallenty, scandendo ogni singola sillaba con precisione, affinché la vecchina possa leggervi il labiale, se proprio non ci sente...

Allora : createvi questa tenera vecchietta, datele un nome e trattatela con affetto, andando a farle visita regolarmente per farle ascoltare/vedere le parole che state imparando a pronunciare bene.
E visto che ci siete portatele i miei cari saluti😉 Io la vedo spesso. Le faccio regolarmenete VEDERE la lingua che sto imparando al momento, lo spagnolo, e anche l'inglese. Poi devo riprendere col francese! Insomma...si ricorderà sicuramente di me!

Dienstag, 14. Juli 2020

Esercizi avanzati per la interiorizzazione delle lingue

Se avete lavorato bene un brano decodificato in attivo e passivo e 

a) vi riesce al 100% il Blanko
b)capite ogni parola del brano anche ascoltando il veloce senza dover leggere
c)riuscite al 90% a fare i tre cloze ed il Kontra sia scritti che orali,

allora siete pronti per fare a rotazione le seguenti attività sia scritte (facendovi se possibile poi correggere da un madre lingua) che orali (preferibilmente registrandovi) :

  1. leggete il testo, evidenziandovi le parole chiave con un colore che vi piace e ricopiatele in ordine una sotto l'altra, così come vengono nel testo (usate sostantivi e verbi, se volete con colori differenti). Quindi provate a costruire il testo riscrivendolo seguendo l'ordine dei sostantivi e verbi trascritti : posate lo sguardo su un vocabolo per volta e vedete se vi tornano in mente le frasi o parti di frasi collegate a quella parola. Se non vi riesce con alcune parole andate i rivedervi la parola evidenziata nel testo, leggete quella parte di testo e poi riprovate a riscrivere senza guardare. Se l'esercizio vi viene con troppa difficoltà, vuol dire che dovete riprendere con l'ascolto attivo (ascoltando mentre leggete) e passivo per far maturare il testo©.
  2. scrivete una listaABC© con tutti i vocaboli del brano e solo guardando la lista provate a ricostruire il testo.
  3. provate a riscrivere il testo senza aiuti
  4. provate a raccontarvi il testo con e senza lista di parole chiave
  5. scrivete i singoli vocaboli che vi interessa interiorizzare su altrettanti foglietti e mischiateli. Poi tirateveli a sorte : dite una frase con quel vocabolo ( probabilmente vi verrà in mente quella del testo, ma vedrete che comincerete a usare quelle parole anche per dire cose diverse dal testo: ottimo !)
  6. categorizzate i vocaboli scritti sui foglietti e raccontate / scrivete storie anche diverse dal testo. 
Se avete un amico o un'amica madre lingua chiedete la cortesia di leggere quel che scrivete e controllate insieme le vostre registrazioni, soprattutto chiedete di correggervi mentre provate a raccontare a voce. (Per le correzioni orali efficaci leggi Il modo vincente di correggere e farsi correggere

Il modo vincente di correggere e di farsi correggere, parlando le lingue


Vediamo come si può ottimizzare la correzione a caldo, fatta in tempo reale: di norma viene registrata dal discente con un rapido : "ah,si è vero, me lo dimentico sempre!"- ma poi difficilmente se ne ricorderà in modo duraturo. Le correzioni fatte al volo sono infatti frammenti, che sfuggiranno in modo quasi immediato alle maglie della nostra memoria.
"Come mi aveva detto di dire? di pronunciare?di formulare? Non mi ricordo!"
A volte non viene nemmeno più in mente, che ci sarebbe qualcosa da ricordare...
Questo perché colui o colei che racconta è focalizzato sul contenuto che sta esponendo e, per non perdere il filo del proprio discorso, si soffermerà solo pochissimi secondi sulla correzione, pensando che dopo se ne ricorderà per certo. Ma non è così! Soprattutto estirpare gli errori già acquisiti dalla memoria lunga diventa un'impresa davvero ardua... Ci sono però modalità di correzione molto efficaci, che possono averla vinta anche sull'errore consolidato!

Così ad esempio è veramente utile:

1.venir stoppati ogni volta che si ripete lo sbaglio
Non importa quante volte: OGNI VOLTA! 
Vedrete che ad un certo punto continuerete ancora a ripetere l'errore consolidato, MA inizierete a sentirvelo dire, e quindi, a diventarne consapevoli, cominciando ad auto-correggervi! Da qui il primo passo a cancellare l'errore consolidato e sostituirlo con la versione giusta è fatto.
2.E' tuttavia possibile che, pure essendo divenuti ad un certo punto consapevoli dell'errore, qualche giorno dopo, riprendiate a non accorgervi che lo state rifacendo. Per poter modificare in via definitiva l'errore acquisito occorre infatti un mini allenamento : scrivetevi la parola o la fase corretta più volte, ancora meglio se ve la attaccate al frigo, e ditela più spesso che potete!
Chiedete anzi al madrelingua di inviarvi un audio con la parola/l'espressione che volete correggere, e....ASCOLTATE E RIPETETE più volte PER PIU' GIORNI !

Consiglio DOC  :
Se avete la fortuna di poter fare conversazione con un madre lingua non basta chiedergli la cortesia di correggervi!  Per far sì che le correzioni sortiscano effetto duraturo adottate questa prassi:
1.una volta che vi ha corretto, fermatevi a trascrivere ogni correzione fatta al volo e chiedete di ripetervela più volte, ascoltate bene e provate a dire nuovamente ciò che stavate dicendo, in modo corretto.  E' importante farlo in quel momento. Il vostro interlocutore capirà. Anzi, spiegategli la tecnica che state usando per migliorare il vostro livello linguistico, magari anche lui potrà usarla per migliorare a sua volta un'altra lingua o, chissà, magari iniziate un tandem...
Chiedete quindi al madre lingua anche la cortesia di registrarvi una volta lentamente e una volta normalmente tutte le sue correzioni fatte durante quella conversazione.
2.rileggete e riascoltate le correzioni trascritte e registrate, poco tempo dopo il termine della conversazione, poi ancora la sera, il giorno dopo e per alcuni giorni a seguire, finché vi sentite sicuri di aver modificato l'assetto da sbagliato a giusto.
Accadrà che parlerete in modo scorrevole molto presto, specie se applicate gli ascolti attivi e passivi à la Birkenbihl anche alla collezione dei vostri errori corretti!
DOMANDA: ma quanto devo ascoltare/ripetere? i tempi per ognuno son diversi. Sentite varie volte, finché vi riesce di fare il Chorsprechen© (ripetizione vocale insieme alla voce del madre lingua) perfettamente e non vi sentite più fare l'errore.

Se siete insegnanti chiedete ai vostri discenti di stare pronti a segnarsi tutte le correzioni che fate o che farà loro il lettore madre lingua, durante l'ora di conversazione. Agite come sopra. Dove siano state trascritte solo singole parole, fate loro inventare delle frasi per creare delle liste contestualizzate©  (compilando cioè le liste, ricordando e trascrivendo la frase o l'espressione in cui tali parole sono state usate - per questo motivo è importante farlo a caldo).Alla fine dell'ora di ognuno si porterà a casa la propria lista contestualizzata©, riguardandosi le correzioni e trascrivendole su un quaderno in bella copia, eventualmente facendo ulteriori esempi che vengono in mente per associazioni di idee. Nell'ora successiva dividete i ragazzi in gruppi, in modo che possano confrontare le liste contestualizzate© delle correzioni individuali.  Forse per alcuni saranno le stesse. Chiedete quindi ad ogni gruppo di unire le liste individuali in unica lista di gruppo. Quindi fate scambiare le liste ai gruppi o unite due gruppi in modo che ognuno di essi possa completare la propria lista con quelle degli altri. Alla fine dovranno ricavare un'unica lista con le correzioni di tutta la classe. Chiedete quindi al lettore madre lingua una registrazione audio lenta e normale delle espressioni raccolte. Mentre ascoltano l'audio normale in modalità passiva, ri-divedete la classe in gruppi e fate che ognuno crei un testo compiuto con le espressioni della lista generale. Se avevate cinque o sei gruppi avrete altrettanti testi che, una volta corretti e poi rielaborati in inglese, potranno essere il nuovo materiale audio con cui lavorare. (Procedimento graduale e progressivo di interiorizzazione delle lingue concepito secondo il mio Concentric Learn & Teach System©)

NOTA BENE : In caso si tratti di singole parole, è sempre opportuno inserirle in una frase o anche creare una piccola storia. Meglio se attinente il tema di cui stavamo parlando, quando abbiamo fatto quegli errori.
Esempio : io invece di dire "texts" pronunciavo "textes". In  un discorso che stavo facendo, era una parola ricorrente, e il mio collega mi ha corretto ripetutamente. Solo dopo svariate correzioni ho inziato a "sentirmi" l'errore e, divenendone consapevole, iniziando ad auto-correggermi. Questa consapevolezza del proprio errore è il primo passo verso la sua eliminazione. Tuttavia non avendoci più pensato dopo la conversazione, il giorno seguente ho rifatto lo stesso errore abituale, senza accorgermene. Sono quindi stata corretta di nuovo. Mi sono fermata e mi sono trascritta la parola al singolare the text e poi al plurale texts, ripetendo varie volte. Poi ho scritto una frase: "I'm working on a new text. This summer I'll have to write a lot of texts." Le frasi sono da ripetere per più giorni. Un valido aiuto è la buona vecchia regola di attaccarsi le frasi da imparare sullo specchio del bagno, sul frigo... dove si può leggerlo più volte al giorno. In casi più complessi, se si tratta di pronunce ostiche,  avere anche l'audio da risentire periodicamente ottimizza sempre tempi e risultati.

Sonntag, 12. Juli 2020

Le Lingue non sono agglomerati di grammatica

La lingua è un'attività e dunque prima di studiarla, se volete studiarla, la dovete imparare. C'è una differenza grande tra studiare ed imparare: la stessa che sussiste tra leggere le regole del gioco e giocare. La stessa che passa tra il solfeggiare ed il cantare. Voi volete cantare o solfeggiare? Certamente potete farli entrambi, ma intanto per cantare ci vuole la pratica. Con le lingue è la stessa cosa. E la pratica della lingua non è imbottirsi il cervello con liste di vocaboli senza contesto ed esercizi di grammatica. La lingua è un essere vivente. Tenete conto che, se decidete di impararla davvero, è come decidere di prendersi un cane in casa: gli dovete dare retta ogni giorno. E se se ne prende cura qualcun'altro al posto vostro, quella bestiolina non sarà veramente vostra. Le feste le farà a chi si occupa veramente quotidianamente di lui. La lingua non è diversa. E' qualcosa da amare. Da volere. Da coltivare ogni giorno come una passione e con passione. Altrimenti vi girerà le spalle e vi lascerà perdere.
Allora fatevi un piano, inserite quest'attività tra le altre che fate, regalandovi una cosa bella e piacevole. Fissate i vostri quarti d'ora o mezz'ora di ascolto attivo, esercizi di pronuncia , di intonazione e di interiorizzazione del lessico, accompagnate la vostro giornata con l'ascolto passivo. Datevi da fare, perché la lingua non è un fiore di campo, che cresce da solo. Cresce in maniera direttamente proporzionale a quello che ne fate voi.

Freitag, 19. Juni 2020

Ascolto passivo - in cosa consiste

L'ascolto passivo secondo Vera F. Birkenbihl consente di interiorizzare l'intonazione della prosodia del parlato autentico. Va fatto con l'audio normale che andrà ascoltato senza attenzione, perché lo ascolteremo com sottofondo, similmente ad una canzone, che a basso volume e ci fa compagnia durante le nostre attività quotidiane. A tal fine va programmata la modalità loop della ripetizione automatica perché sì dobbiamo proprio potercene scordare...si tratta infatti di imparare in maniera incidentale, tramite queste prolungate docce sonore  che regaliamo al nostro cervello dandogli l'opportunità di sintonizzarsi con la lingua straniera. In questo modo ogni ascolto passivo prolungato equivale alla simulazione di mini-soggiorno nel paese della lingua che desideriamo imparare. Il passivo è quindi l'ascolto "on the go" , il "take away" sonoro del brano che vogliamo interiorizzare a livello di madre lingua. Un 'occasione fantastica di imparare, perché ci dedichiamo ad altro. Infatti possiamo farlo mentre cuciniamo, portiamo a spasso il cane, facciamo il cambio di stagione nell'armadio, siamo in viaggio, facciamo ginnastica e persino mentre studiamo. Si. In questa diventa un'attività di apprendimento parallelo.
Utile per migliorare anche la propria lingua madre, acquisire specifici linguaggi tecnici e accademici, per allenarsi a conferenze o simili.  Con lascolto passivo posso infatti interiorizzare più rapidamente e saldamente materie di esami , presentazioni o discusssioni di tesi, progetti ecc.

Freitag, 12. Juni 2020

Ascolto SINCRONIZZATO: l'intuizione geniale di Vera F. Birkenbihl

L'ascolto sincronizzato è stato introdotto da Vera F. Birkenbihl circa vent'anni fa nei suoi corsi di lingua editi dalla casa editrice Breuer & Wardin, in collaborazione con la Deutsche Zentralbücherei für Blinde zu Leipzig / Tedesca Centralelibreria per Nonvedenti a Lipsia (www.dzb.de).

In tale edizione gli audio per ogni singolo brano sono quattro:

1. l'audio decodificato
2. l'audio sincronizzato  
3. l'audio lento
4. l'audio normale

Che cos'è il  S I N C R O ?
La versione sincronizzata è una modalità di ascolto che consiste nel sentire simultaneamente la lingua originale, seguita immediatamente dalla decodifica. Si ascolta quindi ogni frase o parte di frase nelle due versioni. Questa duplice ripetizione permette di stabilire un collegamento immediato tra il significante (lingua straniera) ed il suo significato (lingua madre), velocizzando in maniera ottimale l'interiorizzazione del nuovo. Si tratta di un approccio uditivo sicuramente inusualeche spesso per alcuni, sulle prime, può risultare strano, talvolta anche fastidioso, ma è un effetto destinato a sfumare con un minimo di rodaggio. Ricordiamoci che si tratta di ascolti alternativi, che ci portano fuori dal nostro modo abituale di avvicinarci alle lingue e bisogna, perciò, darsi il tempo di entrare in sintonia con queste tipologie di apprendimento. Non siamo infatti obbligati a passare necessariamente attraverso le fasi 1 e 2 elencate sopra. Tuttavia, tale sequenza di ascolti variati ha un suo fine didattico, in quanto sia l'audio decodificato (1) che quello sincronizzato (2) si configurano come attività di pre-ascolto, propedeutiche alle due fasi dell'ascolto lento (3) e normale (4).
E' evidente che la versione sincronizzata potrà essere tanto più utile a chi è principiante assoluto, oppure ha un livello linguistico molto basso, con poco lessico oppure per chi è arrugginito e vuole riattivare le sue competenze scolastiche dimenticate da tempo. Ma un ruolo veramente importante il sincro può svolgerlo anche in caso problemi che rendano difficoltosa o anche impossibile la lettura della trascrizione (fondamentale per apprendere i significati delle parole che si ascoltano. Sentire infatti ripetutamente testi senza conoscerne ogni parola, diminuisce e rallenta notevolmente i progressi che possiamo fare, quando invece ci prendiamo la briga di verificare i significati di quel che ascoltiamo). In caso di  DSA, cecità o altri problemi alla vista, l'ascolto sincronizzato è infatti un fantastico sostegno nell'apprendimento, in quanto  sostituzione della lettura. I nostri occhi possono così stare tranquillamente a riposo, mentre l'orecchio ne fa le veci. Ancora anche chi è più refrattario potrebbe scoprire l'utilità del S I N C R O,  se non è riuscito a stampare la trascrizione, perché ha esaurito il toner, è finita a carta, non ha accesso al pc, o perché è alla guida, magari bloccato nel traffico,  e vorrebbe usare il tempo per andare avanti con il consolidamento di un brano, di cui fatica ancora a ricordare i significati, o per avviare l' ingresso in uno nuovo. Insomma, il sincro è un valido alleato nell'approccio ad un nuovo brano, parola di chi l'ha sperimentato! Lasciatevi tentare 😉 

KAWA (tipo di mappa concettuale inventata da V.F:Birkenbihl) 

Montag, 1. Juni 2020

La tecnica della registrazione 1 - 15 - 25 nell'apprendimento delle lingue

Una  tipologia di esercizio consigliata da Birkenbihl è quella della tecnica della ripetizione registrata 1-15-25. Di cosa si tratta?
Occorre avere una registrazione audio lenta e una normale, fatte da un madre lingua, di un brano già decodificato e ascoltato varie volte in attivo e passivo. Se si riesce ad ascoltare anche il normale, capendo senza problemi ogni parola, si può iniziare a fare esercizi di pronuncia e di intonazione (fase 4 del metodo VFB) con la tecnica suddetta.
Si potrà cioé fare il Chorsprechen (leggere il testo a voce alta insieme alla registrazione) oppure lo Schattensprechen (vedi post) per 25 volte.
Prima di partire con l'esercizio, si registrerà la prima lettura a voce alta. Quindi si prosegue, ripetendo insieme alla voce guida 25 volte. Non si deve necessariamente leggere il brano 25 volte nella stessa giornata. Ma quando si arriva a quota 15 e poi a quota 25, ci si registra nuovamente. Ascoltando poi le tre registrazioni una dietro l'altra, ci si renderà conto dei progressi. Chi desidera può proseguire il ciclo di letture accompagnate arrivando a 35, 45 ecc. per migliorare ancora.   
Si acquisterà molta più confidenza con la lingua e scioltezza nel parlare.
Vera F. Birkenbihl consigliava di preparare con la tecnica 1-15-25 anche presentazioni, webinar, ecc. Lei stessa preparava i suoi seminari - dove non leggeva mai e sembrava andare a braccio -  registrandosi in fase preparatoria e riascoltandosi più volte, costruendo le sue  performances in maniera dettagliata.

Io ho usato questa tecnica con i miei studenti, chiedendo loro di usarla con alcuni brani scritti durante il corso, in cui parlavano di se stessi. Avevano i brani corretti e corredati di audio lenti e normali, registrati da me. 
E' stato estremamente utile, perché ognuno ha potuto lavorare sul miglioramento della propria pronuncia e intonazione auto correggendosi tramite l'ascolto degli mp3, monitorando i propri progressi attraverso le tre registrazioni.
Avendo un gruppo piccolo ho chiesto di inviarmi le tre registrazioni man mano, in modo tale da poter dare loro un feedback supplementare immediato. ma può bastare anche la 25esima, per verificare se è richiesto ulteriore esercizio o meno. Oppure si farà semplicemente una gara di lettura in classe, dove ognuno presenterà i propri pezzi, reiterando ancora l'esercizio dell'ascolto in gruppo.
Le registrazioni si possono fare con AUDACITY, ma lavorando con studenti maggiorenni, ho potuto snellire il lavoro usando i messaggi vocali su Whatsapp. E' molto pratico, perché in sostanza si può stoppare l'ascolto della registrazione dello studente e fare rapide correzioni delle parole problematiche, inviando il feedback come semplice messaggio vocale.
Occorre solo ribadire che non si tratta di fare letture a voce alta da soli, ma 25 ripetizioni corali INSIEME alla voce registrata dell'insegnante. Solo 1-15-e-25 sono letture senza audio di accompagnamento. Diversamente si corre il rischio non solo di non migliorare, ma di interiorizzare le pronunce errate.

Sonntag, 3. Mai 2020

La decodifica : l'anello rimosso tra traduzione e testo originale

la decodifca è il primo dei quattro passi del Metodo di Vera F. Birkenbihl. Essa consiste nella traduzione parola per parola di un testo straniero.
o procediamo dall'originale alla traduzione o dalla trad all'originale, ma non sostiamo nella zona d'ombra tra i due, e invece è lì che avviene il passaggio dall'una all'altra , il guado che ci consente di comprende come sono arrivato allla traduzione: capendo l'originale prima di tutto.
L'anello di congiunzione tra originale e traduzione è stato tolto, è sparito, ma nessun traduttore è arrivato allla traduzione senza decodificare parola per parola.ed è qeusto linguaggio che consente di costruirci i binari neuronali necessari per imparare a pensare nella lingia staniera
La decodifica è l'anello mancante rimossa, dimenticata così come ci dimentichiamo che le idee sono nate dal tatto perché oramai siamo cosi abituati a tastare con gli occhi che siamo convinti di avere riceuto le idee direttamente dal senso della vista. La decodifica è la parte tattile dell'apprendimento linguistico. E' il procedere lento e graduale, a tastoni e per tentativi di chi esplora un terreno sconosciuto. è  .lo spazio chiaro scuro dove possiamo capire la lingua, li la vediamo nel suo abito focloristico originario prima che le venga infilato l'abito univformante della traduzione.0dimensione interspazionale, dimensione intermedia, questo è un linguaggio, il terzo linguaggio tra originale e lingua madre,

Nessun traduttore primordiale è divenuto tale prescindendo dal primo lento e progressivo decodificare parola per parola, interrogandosi a volte lungamente sul modo in cui quello stesso contenuto potesse essere travasato nel propria lingua. Tradurre significa travasare contenuti similmente ad pianta, da un vaso ad un altro, da un terreno nordico, pieno di brughiera e basse maree, battuto dal vento  ad uno collinoso, accarezzato dal sole brulicante, ricco di flora mediterranea. Il risultato? il percorso di mezzo in cui la pianta non era nè l'una nè l'altra ma una commistione di entrambi è sparita.
Come le idee nascono dalla mano così la traduzione nasce dalla decodifica.
Decodificare significa visualizzare il folclore di una lingua. Se vi mostrassi su un palcoscenico cinque coppie di balleini, ognuno con l'abito folcloristico della propria nazione sareste perfettamente in grado di indicarmi la coppia tedesca, russo, tailandese , america o francese. ma se facessimo indossare a tutti giacca e cravatta o dei taileur non sarebbero più distinguibili così facilmente distinguibili. Senya caratteri somatiicit tipici non lo sarebbero infati per nulla. La stessa cosa succede dse traduzionaomo nell nostra lingua madre : infiliamo al idioma straniero il nostro abito nascondendo quello originale. Non ne vediamo più le singolarità. la decodifca invece le mette in risalto. parliamo finalmente la nostra lingua madre come se fossimo cinesi, tedeschi, portoghesi, serbi...è qui, in questo sparlare la nostra lingua che diamo al nostro cervello la possibilità di iniziare a costruire i binari neuronali neccasri per interiorizzare la lingua che desieriamo imparare. la decodifca altro non è che la fase tattile del nostro percepire neuronale intellettuale boh.

Io uso la decodifica non solo come una attività introduttiva transitoria. La uso come terzo linguaggio che si interpone tra la lingua originale e la traduzione.
uno costruisce non semplicemtne un testo ma le modalità di interazione che da questo testo scaturiscono in quanto insieme di idee dette e non dette. Esempio proflo  Lorenzo: giocavo basket da bambino , poi ho dovuto smettere , ora faccio l'arbitro. Ora mi viene da chiedere perchè hai smesso? e par farlo devo riprendere la parte del testo : hai detto che non ci puoi più giocare, ma perchè cosa è successo?... vedi Giulia che si sogna le domande da farmi ...

Il tema scritto in lingua : Correzioni in progress !

Quando correggo temi scritti mi accorgo sempre di nuovo che attraverso una prima fase, in cui vedo soprattutto 1.errori grammaticali 2.errori di sintassi  3.sviste nella scelta lessicale
E' normale che in principio ci si focalizzi sulla correzione al dettaglio preoccupandosi che  grammatica e sintassi funzionino. Ci si sente come giardinieri di fronte all'aiuola dalla quale tocca tirar via erbaccia e fogliame secco. Tuttavia, se ci si limita a questo, il brano corretto ha davvero vita molto breve, per non parlare del fatto che, le correzioni apportate difficilmente vengono assimilate in modo duraturo dal destinatario, anche nel caso in cui legga le modifiche con molta attenzione. A scuola poi si guarda subito il voto e quasi sempre la vita quel brano finisce lì. Se è andato male, d'altro canto, spesso il consiglio sarà : studia di più la grammatica!
Ogni brano che un insegnante di lingua chiede di produrre ai suoi discenti, cela, invece, delle straordinarie potenzialità narrative, che andrebbero valorizzate di più. E' vero che spesso non risaltano subito all'occhio. Ma quando mi prendo il tempo di rileggere il testo già corretto,  magari dopo una pausa, comincio ad avvertire quanto carattere espressivo e narrativo contenga in nuce. Soprattutto nel momento in cui inizio a leggere quel brano a voce alta per farne una registrazione in formato mp3.  Perché appunto nel leggere a voce alta, mi rendo veramente conto non solo cosa funzioni realmente in quel testo-allievo©,come li chiamo io, a livello espressivo, ma anche come si potrebbe migliorarne l'autenticità. Sovente mi capita infatti che devo stoppare e rifare la registrazione, perché quella frase che pensavo di voler leggere così com'era scritta, mi è invece venuta fuori lievemente diversa, magari con un inserimento istintivo di un'espressione enfatizzante, di un modo di dire, di un'esclamazione, di una formula idiomatica, che nascono spontaneamente in chi è madrelingua. A questo punto inizia la trasformazione del brano iniziale attraverso una prima rielaborazione fino , tal volta,  ad una vera e propria ri-creazione. (Un procedere che ha dato poi origine alla mia idea di laboratori di scrittura creativa decodificata in lingua.) L'allievo riceverà a questo punto non solo la prima correzione grammatico-sintattico-lessicale, bensì anche le successive rielaborazioni. L'ultima versione sarà quella che registro due volte: la prima, leggendo in modo cadenzato, molto lentamente, e la seconda leggendo a velocità normale.  In questo modo l'allievo potrà utilizzare negli ascolti attivi e passivi testi propri, che parlano di lui. Il risultato è una vera e propria "lievitazione",di crescita sia della proprietà di linguaggio che della capacità espressiva orale dell'allievo.  I famigerati temi scritti sono così destinati ad un arco di vita molto più lungo, che oltrepassa di gran lunga la mera correzione grammatico-sintattico-lessicale, favorendo l'autenticità espressiva e soprattutto motivando tantissimo i discenti a scrivere testi loro. Ma non di solo ascolto è fatto l'interiorizzazione di una lingua!
Interessante a questo punto diventa infatti inserire su questo brano nuovo, la decodifica in Ital-Deutsch, procedendo nuovamente alla traduzione parola per parola, specie nei corsi principianti, dando l'opportunità di assimilare le nuove strutture ed il lessico a livello neuronale in modo profondo.   .
E naturalmente il nuovo testo potrà generare i 3 esercizi cloze + 1 : il testo in tre stesure di cui la prima sarà priva di sostantivi, la seconda priva dei verbi , la terza senza preposizioni, articoli, aggettivi, seguiti dal + 1 , cioé dal Kontra, ovvero contro-decodifica. In questo modo si richiude il cerchio delle quattro fasi del Metodo di apprendimento delle lingue Vera F. Birkenbihl . Si chiude e si riapre continuamente anzi, perché i componenti di un gruppo possono scambiarsi i testi con relativi esercizi. Naturalmente le attività da fare su un testo non si esauriscono con la formula 3+1, ma sono solitamente il primo gruppo, sui quali si vanno poi a definire anche le attività per migliorare la scrittura e la produzione orale.
Questo modo di utilizzare i testi dei miei allievi ( testi-allievi© o testi-figli©)  nati come una sorta di eco ad un primo testo scritto da me (o anche da una/un compagna/o), costituisce l'essenza della mia Didattica per cerchi concentrici© (Didattica Concentrica© - Concentric Lern & Teach System© - Konzentrisches Lehr & Lern System©).  

Allenamento online con Christina

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