1. Decodifica. Leggete con loro i testi contenuti nelle varie unità PRIMA che siano trattate a scuola dall'insegnante (alla quale è meglio non dire che anticipate i materiali delle lezioni: ad alcuni non piace). Si gioca d’anticipo decodificando di volta in volta i testi ( fotocopiateli con ingrandimento, così avete lo spazio per scrivere in modo ordinato sotto al testo la decodifica parola per parola. Ricordate che : se buttate in un traduttore digitale come ad esempio https://www.wordreference.com/ un’intera frase, vi 'sputa' fuori la traduzione. Questa è utile per capire il senso. Ma per apprendere a pensare nella lingua straniera dovete poi DECODIFICARE parola per parola (traduzione letterale o traduzione diretta) e scrivere sotto ogni parola straniera la sua decodifica. Non importa quanto vi viene strano. Deve’essere strano, state scoprendo la struttura sintattico-grammaticale della lingua da imparare! Quindi potete anche scrivere l’intera frase nel traduttore online, ma dovete andare a capo dopo ogni parola per avere la decodifica di ognuna. Leggete quindi il testo decodificato con vostro figlio/figlia, verificando che il senso sia chiaro. Utile e divertente è leggere un pò di volte a voce alta il testo decodificato: è il primo passo per comunicare al cervello una strutturazione di pensiero differente da quella della lingua madre.
2. Ascolto attivo. Nei Manuali tradizionali è raro avere
a disposizione audio lenti dei brani (che a volte non ci sono nemmeno per ogni
testo: alcuni sono trattati solo come testi di lettura silenziosa. Il che è un’occasione
di apprendimento perduta!). Potete però vedere di usare gli audio a velocità
standard presenti in quasi tutti i manuali ormai, rallentandoli tramite un
repeat player (app scaricabili gratuitamente su ogni telefonino : https://play.google.com/store/apps/details?id=kr.co.darby&hl=de&gl=US
) Tuttavia se potete, chiedete ad un madrelingua di farvi una lettura scandita,
registrata anche su whatsapp. Potete far ascoltare un cadenzato / lento mio, per
far capire come dovrebbe essere letto. Avere un audio registrato di una lettura
rallentata è diverso dal rallentare un audio standard. Ai livelli A1-A2 serve molto
ascoltare una lettura fatta al rallenty, mentre man mano che si avanza, possono
bastare gli standard rallentati. Controllate comunque se esiste un CD a parte
con gli audio di tutto il manuale per l’insegnante oppure se è inclusa una
versione digitale. Certamente ci saranno degli audio a velocità standard, a
volte anche rallentabili. L’audio lento va ascoltato mentre si legge e deve essere adeguato alla velocità neuronale della persona che ascolta. Abbiamo tutti velocità neuronali differenti, sicché va sempre chiesto alla persona che deve fare ascolto attivo, se quella velocità per lei va bene. E se serve, se ne farà uno lentissimo, anche se a chi lo deve fare sembra esagerato. Decide chi deve lavorarci quanto gli serve lento!
Mentre si ascolta si legge varie volte
a) il rigo decodificato (per ‘incollare’
la parola straniera ascoltata con il suo significato decodificato)
b)il rigo
della lingua straniera.
I due modi di lettura in fase di
ascolto attivo si alternano fino a quando si riesce ad ascoltare, capendo tutto
senza più necessità di leggere.
3. Ascolto passivo. Usate gli audio standard (a velocità normale) per l’ascolto passivo, mentre i ragazzi fanno altri compiti o attività varie, mentre mangiate, li accompagnate a scuola ecc Ascolto passivo si fa ad un volume che non arreca fastidio, e non si deve stare attenti a quel che si sente, in quanto si lavora con l’udito inconscio. Serve per sintonizzare pian piano l’orecchio sulle sonorità e sulla prosodia della lingua a velocità naturale.Va fatto anche 20/40 o più minuti di seguito in modalità di ripetizione automatica (obbligatoria, se no non è ascolto passivo).
Queste tre attività già bastano a far tornare i ragazzi in classe preparati per la lezione. Vedrete che riusciranno a fare senza sforzo gli esercizi del manuale proposti dagli insegnanti.
Se sono già più grandi e han voglia
di diventare ancora più bravi potete anche aiutarli a preparare gli esercizi
cloze 1,2,3 e kontra con i testi del libro. Per questo naturalmente sarà
richiesto tempo extra e potrebbe essere impegnativo per loro. Se non lo
vogliono fare non li forzerei, perché i compiti son sempre tanti. Ma può essere
utile conoscere la tecnica, magari per quando devono imparare i contenuti di
alcuni testi in lingua. In quel caso, le fasi della decodifica, dell’ascolto attivo
e passivo potranno essere seguiti dagli esercizi del punto 4.
4. Esercizi cloze e kontra fatti in
casa.
Preparate gli esercizi cloze:
-cloze 1 : si riscrive il brano senza
sostantivi, lasciando lo spazio della lunghezza della parola tolta
-cloze 2: idem togliendo i verbi
-cloze 3 : idem togliendo
preposizioni (eventualmente anche qualche aggettivo, possessivo, articolo)
-cloze kontra: prendete la decodifica
fate coprire con un foglio bianco il rigo sopra la decodifica, provando a far
ricordare l’intera frase in lingua. A ogni frase si scende col foglio scoprendo
il rigo per verificare se si è ripetuto correttamente.
Anche i cloze 1,2 e 3 vanno corretti
frase per frase (il cervello richiede feedback immediati per apprendere in
maniera efficace).
Ricordatevi: i cloze vengono naturali, senza sforzo, una volta che si sono fatti sufficienti ascolti attivi & passivi. Se non vengono, si deve proseguire con ascolto attivo e passivo. Gli esercizi cloze si possono fare scritti (per imparare l'ortografia) e anche orali (si legge cioè l'intero testo pieno di 'buchi' come se le parole mancanti ci fossero: serve per migliorare i tempi di recupero dei vocaboli mancanti dalla memoria e costruire la fluency).
Se ci sono dubbi scrivetemi.
Buon tedesco ;)
Keine Kommentare:
Kommentar veröffentlichen