Sonntag, 3. Mai 2020

La decodifica : l'anello rimosso tra traduzione e testo originale

la decodifca è il primo dei quattro passi del Metodo di Vera F. Birkenbihl. Essa consiste nella traduzione parola per parola di un testo straniero.
o procediamo dall'originale alla traduzione o dalla trad all'originale, ma non sostiamo nella zona d'ombra tra i due, e invece è lì che avviene il passaggio dall'una all'altra , il guado che ci consente di comprende come sono arrivato allla traduzione: capendo l'originale prima di tutto.
L'anello di congiunzione tra originale e traduzione è stato tolto, è sparito, ma nessun traduttore è arrivato allla traduzione senza decodificare parola per parola.ed è qeusto linguaggio che consente di costruirci i binari neuronali necessari per imparare a pensare nella lingia staniera
La decodifica è l'anello mancante rimossa, dimenticata così come ci dimentichiamo che le idee sono nate dal tatto perché oramai siamo cosi abituati a tastare con gli occhi che siamo convinti di avere riceuto le idee direttamente dal senso della vista. La decodifica è la parte tattile dell'apprendimento linguistico. E' il procedere lento e graduale, a tastoni e per tentativi di chi esplora un terreno sconosciuto. è  .lo spazio chiaro scuro dove possiamo capire la lingua, li la vediamo nel suo abito focloristico originario prima che le venga infilato l'abito univformante della traduzione.0dimensione interspazionale, dimensione intermedia, questo è un linguaggio, il terzo linguaggio tra originale e lingua madre,

Nessun traduttore primordiale è divenuto tale prescindendo dal primo lento e progressivo decodificare parola per parola, interrogandosi a volte lungamente sul modo in cui quello stesso contenuto potesse essere travasato nel propria lingua. Tradurre significa travasare contenuti similmente ad pianta, da un vaso ad un altro, da un terreno nordico, pieno di brughiera e basse maree, battuto dal vento  ad uno collinoso, accarezzato dal sole brulicante, ricco di flora mediterranea. Il risultato? il percorso di mezzo in cui la pianta non era nè l'una nè l'altra ma una commistione di entrambi è sparita.
Come le idee nascono dalla mano così la traduzione nasce dalla decodifica.
Decodificare significa visualizzare il folclore di una lingua. Se vi mostrassi su un palcoscenico cinque coppie di balleini, ognuno con l'abito folcloristico della propria nazione sareste perfettamente in grado di indicarmi la coppia tedesca, russo, tailandese , america o francese. ma se facessimo indossare a tutti giacca e cravatta o dei taileur non sarebbero più distinguibili così facilmente distinguibili. Senya caratteri somatiicit tipici non lo sarebbero infati per nulla. La stessa cosa succede dse traduzionaomo nell nostra lingua madre : infiliamo al idioma straniero il nostro abito nascondendo quello originale. Non ne vediamo più le singolarità. la decodifca invece le mette in risalto. parliamo finalmente la nostra lingua madre come se fossimo cinesi, tedeschi, portoghesi, serbi...è qui, in questo sparlare la nostra lingua che diamo al nostro cervello la possibilità di iniziare a costruire i binari neuronali neccasri per interiorizzare la lingua che desieriamo imparare. la decodifca altro non è che la fase tattile del nostro percepire neuronale intellettuale boh.

Io uso la decodifica non solo come una attività introduttiva transitoria. La uso come terzo linguaggio che si interpone tra la lingua originale e la traduzione.
uno costruisce non semplicemtne un testo ma le modalità di interazione che da questo testo scaturiscono in quanto insieme di idee dette e non dette. Esempio proflo  Lorenzo: giocavo basket da bambino , poi ho dovuto smettere , ora faccio l'arbitro. Ora mi viene da chiedere perchè hai smesso? e par farlo devo riprendere la parte del testo : hai detto che non ci puoi più giocare, ma perchè cosa è successo?... vedi Giulia che si sogna le domande da farmi ...

Il tema scritto in lingua : Correzioni in progress !

Quando correggo temi scritti mi accorgo sempre di nuovo che attraverso una prima fase, in cui vedo soprattutto 1.errori grammaticali 2.errori di sintassi  3.sviste nella scelta lessicale
E' normale che in principio ci si focalizzi sulla correzione al dettaglio preoccupandosi che  grammatica e sintassi funzionino. Ci si sente come giardinieri di fronte all'aiuola dalla quale tocca tirar via erbaccia e fogliame secco. Tuttavia, se ci si limita a questo, il brano corretto ha davvero vita molto breve, per non parlare del fatto che, le correzioni apportate difficilmente vengono assimilate in modo duraturo dal destinatario, anche nel caso in cui legga le modifiche con molta attenzione. A scuola poi si guarda subito il voto e quasi sempre la vita quel brano finisce lì. Se è andato male, d'altro canto, spesso il consiglio sarà : studia di più la grammatica!
Ogni brano che un insegnante di lingua chiede di produrre ai suoi discenti, cela, invece, delle straordinarie potenzialità narrative, che andrebbero valorizzate di più. E' vero che spesso non risaltano subito all'occhio. Ma quando mi prendo il tempo di rileggere il testo già corretto,  magari dopo una pausa, comincio ad avvertire quanto carattere espressivo e narrativo contenga in nuce. Soprattutto nel momento in cui inizio a leggere quel brano a voce alta per farne una registrazione in formato mp3.  Perché appunto nel leggere a voce alta, mi rendo veramente conto non solo cosa funzioni realmente in quel testo-allievo©,come li chiamo io, a livello espressivo, ma anche come si potrebbe migliorarne l'autenticità. Sovente mi capita infatti che devo stoppare e rifare la registrazione, perché quella frase che pensavo di voler leggere così com'era scritta, mi è invece venuta fuori lievemente diversa, magari con un inserimento istintivo di un'espressione enfatizzante, di un modo di dire, di un'esclamazione, di una formula idiomatica, che nascono spontaneamente in chi è madrelingua. A questo punto inizia la trasformazione del brano iniziale attraverso una prima rielaborazione fino , tal volta,  ad una vera e propria ri-creazione. (Un procedere che ha dato poi origine alla mia idea di laboratori di scrittura creativa decodificata in lingua.) L'allievo riceverà a questo punto non solo la prima correzione grammatico-sintattico-lessicale, bensì anche le successive rielaborazioni. L'ultima versione sarà quella che registro due volte: la prima, leggendo in modo cadenzato, molto lentamente, e la seconda leggendo a velocità normale.  In questo modo l'allievo potrà utilizzare negli ascolti attivi e passivi testi propri, che parlano di lui. Il risultato è una vera e propria "lievitazione",di crescita sia della proprietà di linguaggio che della capacità espressiva orale dell'allievo.  I famigerati temi scritti sono così destinati ad un arco di vita molto più lungo, che oltrepassa di gran lunga la mera correzione grammatico-sintattico-lessicale, favorendo l'autenticità espressiva e soprattutto motivando tantissimo i discenti a scrivere testi loro. Ma non di solo ascolto è fatto l'interiorizzazione di una lingua!
Interessante a questo punto diventa infatti inserire su questo brano nuovo, la decodifica in Ital-Deutsch, procedendo nuovamente alla traduzione parola per parola, specie nei corsi principianti, dando l'opportunità di assimilare le nuove strutture ed il lessico a livello neuronale in modo profondo.   .
E naturalmente il nuovo testo potrà generare i 3 esercizi cloze + 1 : il testo in tre stesure di cui la prima sarà priva di sostantivi, la seconda priva dei verbi , la terza senza preposizioni, articoli, aggettivi, seguiti dal + 1 , cioé dal Kontra, ovvero contro-decodifica. In questo modo si richiude il cerchio delle quattro fasi del Metodo di apprendimento delle lingue Vera F. Birkenbihl . Si chiude e si riapre continuamente anzi, perché i componenti di un gruppo possono scambiarsi i testi con relativi esercizi. Naturalmente le attività da fare su un testo non si esauriscono con la formula 3+1, ma sono solitamente il primo gruppo, sui quali si vanno poi a definire anche le attività per migliorare la scrittura e la produzione orale.
Questo modo di utilizzare i testi dei miei allievi ( testi-allievi© o testi-figli©)  nati come una sorta di eco ad un primo testo scritto da me (o anche da una/un compagna/o), costituisce l'essenza della mia Didattica per cerchi concentrici© (Didattica Concentrica© - Concentric Lern & Teach System© - Konzentrisches Lehr & Lern System©).  

Links zum Deutsch lernen

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